Il ritorno

Abbiamo 3 giorni liberi, prenderemo il ferry boat ad Antalia, 350 Km a sud est.

Ci fermiamo a Denyzli, dove hanno sofferto con il volo libero, questo posto invece per noi sarebbe stato perfetto, una valle larghissima con poco vento e tanti campi per atterrare, non serviva un aeroporto e probabilmente si poteva volare tutto il giorno.

Ci fermiamo sulle bianchissime cascate calcaree di Pamukkale, restiamo abbagliati dalla bellezza ma anche dalla luce riflessa, come sopra ad un ghiacciaio, la differenza è che qui siamo oltre i 30°.

Voliamo a motore per scoprire un paesaggio unico al mondo da una prospettiva che pochi si possono permettere.

Scopriamo che ai tempi dei Romani questo luogo si chiamava Hierapolis ed era frequentatissimo da ricchi commercianti di cotone !

Le tombe monumentali rimaste testimoniano tempi decisamente più ricchi degli attuali.

Cascate di Pamukkale dal paramotore

La zona delle tombe è in parte franata e alcune tombe scivolate sul pendio vengono rivestite dal calcare, solo noi in volo lo possiamo vedere, dalla strada non si vede.

Arrivati ad Antalia sulla costa in attesa del traghetto passiamo tutto il tempo ad organizzare un volo speciale.

Decolliamo al tramonto dal parco dell’albergo e restiamo in volo in dinamica sulla ripidissima costa con un filo di motore a pochi metri dai palazzi affacciati sul mare.

Fino a notte fonda, riconosceremo il nostro atterraggio solo dalla piscina illuminata.

Questi due voli valevano da soli il viaggio, spero di ritornare presto.